Nel
racconto dell’evangelista Luca Maria accoglie l’invito
dell’angelo di diventare la Madre del Figlio dell’Altissimo, e
«l’angelo si allontanò da lei».
Zaccaria
accoglie l’annuncio della maternità di Elisabetta, «tornò a
casa... Elisabetta concepì e si tenne nascosta per cinque mesi».
Tutto
sembra esaurirsi nel silenzio, nella solitudine, nell’intimità
delle persone interpellate...
In
questo contesto risulta fondamentale l’episodio della visita di
Maria ad Elisabetta. Le due madri si salutano, i due figli sentono
l’uno la presenza dell’altro, e in quel momento esplode la gioia:
lo stupore e la meraviglia di Elisabetta, il canto del Magnificat da
parte di Maria.
Nella
nostra vita fondamentale è incontrare il Signore, ma ciò che fa
esplodere la gioia è la condivisione con i fratelli della fede nel
Signore.
L’augurio
per questo Natale è di accogliere il Signore Gesù che viene in
mezzo a noi, ma, soprattutto, di saper condividere con le persone
questo incontro per poter cantare anche noi il «nostro» Magnificat.