Appello
della Consulta diocesana delle aggregazioni laicali
Questo
appello al voto del 25 settembre nasce dal cammino che le aggregazioni laicali
hanno vissuto insieme alla luce del magistero
sociale della Chiesa, nella condivisione di pensieri e impegni sul territorio, con
lo sguardo aperto anche al Paese, all’Europa, al Mondo.
Con
questa responsabilità hanno condiviso l’esperienza del Sinodo diocesano offrendo
un contributo di sensibilità e competenze laicali.
Si
tratta quindi di una riflessione nata dal pensare e dall’agire di laici che anche
oggi e nonostante tutto dicono che la politica è una forma alta ed esigente di
carità e che il cristiano è chiamato a testimoniare e comunicare il Vangelo nella
costruzione del bene comune, a essere un costruttore di speranza sociale.
Riflettendo
sul momento elettorale e guardando al di là di una data la Cdal ritiene irrinunciabile
un impegno educativo, culturale e formativo per rigenerare il rapporto dei
cittadini con la politica e con le istituzioni, restituendo a tutti e, in
particolare, alle giovani generazioni il senso, il gusto e la passione per la
costruzione e la cura del bene comune.
Serve un colpo
d’ala e il 25 settembre può davvero essere l’occasione per un risveglio
collettivo di quelle forze sane del Paese e della stessa comunità cristiana che
vivono con passione e competenza l’impegno civile e sociale ma che rischiano di
rimanere soffocate o abbandonate da una politica che non le riconosce e che,
spesso, le strumentalizza. È allora importante proprio per l’insostituibile loro
servizio agli altri che queste forze sane reagiscano positivamente alla crisi, escano
allo scoperto, prendano la parola, maturino capacità critica e propositiva, ascoltino
i giovani e condividano con loro una visione di società fondata sulla dignità
di ogni persona, sulla dignità del lavoro, sulla giustizia, sulla pace, sul
rispetto della casa comune. Queste stesse forze sono chiamate anche a indicare uno stile diverso al confronto politico, uno stile non aggressivo e
teso a valorizzare le competenze, le esperienze, le diversità.
L’astensionismo
non è la strada per raggiungere questi obiettivi, è una strada a fondo cieco.
Oggi c’è
bisogno di una rifondazione etica della politica. Come più volte ha affermato papa Francesco
urge una politica autenticamente popolare, e quindi non populista, una politica
tesa a declinare l’ascolto delle istanze - esplicite e non esplicite - delle
persone più fragili e capace di mediazione fra pensieri e interessi diversi.
Una politica che non vive di piccolo cabotaggio ma propone la visione di una
società giusta e solidale, libera da egoismi, nazionalismi, sovranismi.
La Cdal si riconosce nelle
parole del cardinale Pietro Parolin, secondo il quale “la politica vanta
una sua autonomia che va onorata e dunque i cattolici, come singoli e come
gruppi, possono e devono liberamente e laicamente aggregarsi su base politica
(non confessionale) senza tuttavia rinunciare alla loro originale istanza
profetica che può generare legittimamente orientamento politico e militanze
diverse, non tutte compatibili con una pregnante ispirazione cristiana."
Anche dall’appello del
Comitato delle Settimane sociali la Cdal coglie il motivo per offrire il suo
contributo per “una
politica alimentata da un costante ascolto delle istanze emergenti dalla vita
delle comunità, dei corpi intermedi e della società civile in un clima di
dialogo e rispetto reciproco tra i diversi schieramenti che nulla toglie a una
sana e vivace dialettica politica animata dal desiderio di ricercare le
soluzioni più idonee per il Paese…”.
Il voto del 25 settembre non potrà ricevere risposte immediate e neppure
dissolvere dubbi e perplessità ma richiama il dovere di aprire un percorso culturale
e formativo per ricostruire la politica.
La Cdal invita
al voto perché questa occasione può davvero segnare l’inizio di un cambiamento
politico che sarà possibile nella misura in cui ogni persona e ogni comunità,
saranno disposte a cambiare sé stesse e i propri stili di vita per tradurre in
scelte concrete e feconde l’invito di papa Francesco a essere “fratelli tutti”
e ad amare “la casa comune”.
La Giunta
della Cdal
Luca Frigerio
(Azione cattolica), Franco Fragolino (Acli) Emanuele Lanosa (Cl) Mara Maggi (Movimento
dei Focolari) Angelo Vavassori (Movimento adulti scout) Giovanni Giambattista
(Forum delle associazioni familiari Como) Paolo Bustaffa (Segretario)
Como - Sondrio,
17 settembre 2022
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