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Segni di condivisione e speranza da Ac parrocchiali e singoli iscritti (3)

Equipe Famiglia Ac, Movimento Studenti (Msac), Acr di Morbegno raccontano oggi le loro esperienze on line che vanno ad aggiungersi a quelle fino a oggi pubblicate sul sito.

L’Equipe Famiglia descrive il “contagio della preghiera” che vede una quarantina di famiglie riunirsi ogni venerdì sera nelle rispettive case in diversi angoli della diocesi (cartina allegata).

Il Msac racconta dell’incontro on line del 28 marzo dove, con la vicinanza di don Pietro, gli studenti hanno condiviso pensieri e speranze sulla scuola. Gli educatori dell’Acr di Morbegno hanno chiesto ai ragazzi quale sarà la prima cosa che faranno alla fine dell’emergenza. Infine, la presidente parrocchiale di Ponte in Valtellina esprime la condivisione del cammino virtuale dell’Ac diocesana.

Dall'Equipe famiglia

“Ciao ragazzi mi piacerebbe pregare con voi domani sera, con una via crucis o altro che preferite”.

Nasce dalla raccolta di un desiderio espresso via WhatsApp, l’iniziativa proposta dall’Equipe Famiglia di vivere insieme un momento di preghiera in questi venerdì di Quaresima e di quarantena.

Libere tutte le agende famigliari da impegni scolastici, attività sportive e parrocchiali, l’unico ostacolo poteva essere uno strumento che permettesse di vederci tutti insieme, ma forti della nostra esperienza di formazione a distanza avviata negli ultimi mesi, quasi precursori del mondo delle piattaforme di web conference di cui ora ogni mamma può fregiarsi del titolo di Expert, nulla poteva fermarci.

Da cosa nasce cosa ed è così che al lockdown imposto dal coronavirus abbiamo replicato con il contagio della preghiera, ovviamente sostenuto dall’hastag #iopregoconlequipefaimigliac. Da piccoli focolai di speranza e di luce siamo arrivati, settimana dopo settimana, a vivere l’ultima Via Crucis con quaranta famiglie, con una partecipazione molto sentita di genitori e figli  (vedi cartina sotto) .

Un appuntamento ormai ricorrente che ci permette non solo di ricordare il periodo liturgico che stiamo vivendo, ma anche di sentirci vicini a tutte le famiglie che hanno vissuto un lutto, che stanno lottando con la sofferenza, che sperimentano la difficoltà della convivenza.

Una condivisione intima che non vede come luogo i balconi, ma le nostre case, le nostre piccole chiese domestiche riunite nella più grande Chiesa. Perché come suggerito da un saluto ricorrente nell'epistolario di San Paolo "Salutate la comunità che si raduna nella casa di Aquila e Prisca'" (Rm 18,5), la Chiesa abita "nelle case", soprattutto in tempi di chiese non accessibili. Info: [email protected]

Marco e Anna Marini Equipe Famiglia Ac

Dall’Acr di Morbegno

Gli educatori Acr di Morbegno hanno fatto un collage (vedi immagine sotto) con le foto dei ragazzi invitati a rispondere a questa domanda (visto che per un po' non ci saranno i loro incontri): "Quale sarà la prima cosa che farete quando si sarà concluso questo periodo di quarantena?" Hanno risposto con un oggetto o un disegno...era un piccolo ma significativo gesto per sentirsi gruppo ma soprattutto vicini. Così commentano gli educatori Acr di Morbegno:

"La cosa bella che è emersa è che, come è giusto, ogni ragazzo ha una gran voglia di quotidianità. Nessuno ha osato nominare la scuola, però in tanti hanno fotografato oggetti che ricordavano le loro attività extrascolastiche: calcio, basket, corsa, nuoto, banda e anche ACR. Un aspetto di queste attività che manca di più è la possibilità di "farle insieme" ai loro amici. Qualcun'altro ha voluto esplicitamente rappresentare le persone che non vede l'ora di rivedere: qualcuno ha parlato di pranzo o di dormire dai nonni, qualcuno di rivedere i suoi cuginetti e qualcun'altro di giochi all'aria aperta, passeggiate e gelato con gli amici. Hanno ricordato anche alcuni appuntamenti che aspettavano da un po' e che purtroppo non hanno potuto fare come una festa di compleanno tanto attesa o perfino la Cresima. Infine anche noi educatori ci siamo aggiunti e abbiamo notato che, ovviamente con età diverse, non vediamo l'ora di fare le stesse identiche cose."

Gli educatori Acr di Morbegno

Clicca per ingrandire l'immagine

Dal Movimento studenti Ac (Msac)

Sabato 28 marzo si è svolto il primo incontro Msac virtuale. Abbiamo avuto la possibilità di coinvolgere circa quaranta msacchini dei circoli di Como e Sondrio e anche qualche studente di Morbegno. Preziosa è stata la presenza di don Pietro durante l'intera videochiamata (vedi immagine). Hanno partecipato anche un paio di amici in diretta dalla Lombardia e dalla Sicilia.

“Il Msac - dicono Chiara e Carlo - non si ferma, nonostante le difficoltà. Sabato 28 marzo abbiamo parlato di una scuola un po' diversa, un po' più strana e un po' più virtuale. Ma una scuola che anche oggi ci fa camminare e imparare qualcosa di nuovo”.

Chiara Arighi e Carlo Grigioni, segretari diocesani Msac

Da Ponte in Valtellina

Anche il nostro sito diocesano ci aiuta a essere uniti, cercheremo di fare altrettanto nelle nostre piccole realtà. Cerchiamo ognuno di trarre germi di speranza anche da questo momento così difficile.

Loretta Pedrotti presidente Ac Ponte Valtellina 

Ad Deum, don Carlo

E’ morto oggi don Carlo Basci che svolgeva servizio pastorale nella Comunità pastorale di Delebio, Andalo, Piantedo La nostra preghiera, unita a quella dell’Ac di Menaggio, è per lui e per i suoi cari. “Preghiamo - scrive don Alessandro Zubiani, parroco di Delebio - anche per le comunità che ha servito e amato lungo il suo ministero sacerdotale: Canonica di Cuveglio (VA), Gerola, Teglio san Giacomo, Menaggio. A loro che piangono un amico, un sacerdote, un padre nella fede e un compagno di cammino ci sentiamo uniti e ringraziamo il Signore per il dono comune di aver ricevuto del bene dal suo ministero sacerdotale”.