loader

AC - tavolo Interfedi ... on demand

Il Tavolo Interfedi, una realtà che promuove il dialogo interreligioso sul territorio di Como e che coinvolge anche l’Ac, cerca di diffondere l’attenzione al dialogo nelle varie comunità di fede. Ma come riuscirci oggi, quando è ancora difficile organizzare grandi eventi, mentre molti gruppi sono tornati ai fitti calendari pre-pandemici? Da questa domanda nasce Interfedi on demand: il Tavolo si è reso disponibile a costruire, con le comunità che lo chiedono, degli incontri a misura delle loro esigenze e dei loro interessi.

Il gruppo Giovani di Como ha accolto per primo la nostra proposta, e così domenica 8 maggio all’incontro mensile hanno partecipato rappresentanti delle diverse comunità religiose della zona: Anne pastora valdese, Meral di fede musulmana e Maddalena della Soka Gakkai, istituto laico buddhista. Anne ha accennato alla storia della Chiesa valdese, perseguitata dalla sua nascita, nel ‘200, fino a tempi recenti: in Italia solo il 17 febbraio del 1848 furono riconosciuti ai valdesi i diritti civili e politici. In questa data ogni anno la Chiesa valdese, celebrando la Festa della Libertà, rinnova il suo impegno per la libertà religiosa per tutte e tutti, un traguardo purtroppo ancora lontano. A tal proposito, Meral ci ha parlato delle difficoltà della minoranza musulmana in Italia, composta 2,5 milioni di persone che non possono, in molti casi, riunirsi in luoghi di culto identificabili come tali. Maddalena, invece ci ha presentato la Soka Gakkai – il cui nome significa Creazione di Valore –, corrente del Buddhismo giapponese fondata nel ‘200 da Nichiren Daishoin, che propone una rivoluzione umana basata sul Sutra del Loto.

Il dialogo ha poi spaziato tra vari temi. Ad esempio la presenza di Anne ha avviato un confronto sul ruolo delle donne, mentre l’esperienza di Giampaolo, insegnante di religione che ha ospitato il Tavolo Interfedi in una lezione per la terza media, ha sottolineato l’importanza della conoscenza reciproca, da avviare già a scuola, per la costruzione della pace.

Abbiamo concluso l’incontro con la consapevolezza del valore del dialogo come fonte di crescita e con il desiderio di proseguire questo percorso: abbiamo anche ricevuto l’invito a visitare i luoghi di culto delle diverse comunità.

Se pensate che una simile opportunità possa essere preziosa anche per i gruppi Ac di cui siete responsabili o di cui fate parte, contattatemi e insieme organizzeremo un incontro on demand anche con voi!


Nella foto

Al centro del cerchio, il lenzuolo sui cui i/le partecipanti all’incontro interreligioso di preghiera per la pace di mercoledì 4 maggio hanno scritto la parola “pace” nella propria lingua


Carlotta Bagnasco