Oggi
per l’associazione AC di Lenno e Isola Ossuccio è un giorno
importante perché con l’assemblea elettiva si fa memoria del
cammino fatto e si passa il testimone per percorrere nuove strade.
Vi
porto il saluto del presidente Franco Ronconi che ci invia un augurio
di buona assemblea e la vicinanza del consiglio diocesano con la
presenza di Marina.
Prima
di tutto vorrei ricordare chi ci ha lasciati in questi anni, Nadia e
Antonietta e un ricordo particolare a don Giuseppe Tentori che è
stato un grande sostenitore della nostra associazione partecipando
fino all’ultimo ai nostri incontri.
Vorrei
ricordare anche Michelina e Filippo, nostri associati che non possono
essere presenti a causa dell’età, che siamo andati a trovare
qualche giorno fa portando il saluto di tutti, abbiamo chiesto loro
una preghiera per l’associazione.
Se
dovessi fare una riflessione su questi anni, credo importanti questi
3 punti:
ACR
e AC adulti sono state protagoniste nell’aiutare a unire due
parrocchie in un'unica Comunità Pastorale. Anche il fatto che
diversi giovani e adulti di AC partecipano al Consiglio Pastorale
Unitario credo sia un bel segno per la nostra associazione.
Sia
l’equipe ACR che il gruppo adulti hanno permesso di stringere
relazioni umane e fraterne fra persone che si conoscevano
superficialmente ma che, trovandosi a pensare e costruire insieme i
percorsi e gli incontri, hanno avuto la possibilità di conoscersi,
stimarsi e stringere amicizia. Sono nate nel gruppo alcune amicizie
che rimangono anche con chi non partecipa più ad AC.
Credo
che la partecipazione al gruppo adulti abbia aiutato diverse persone
nel proprio percorso personale di discernimento, perché hanno avuto
la possibilità di condividere delle domande sul senso di essere
Cristiani nel nostro tempo e nel nostro territorio e nello stato di
vita di ciascuno.
Avevo
assunto questo incarico pieno di dubbi e sicuro di non esserne
all’altezza.
A
distanza di 7 anni ho capito però che mi sono arricchito soprattutto
di incontri con le persone, qui in parrocchia e in diocesi. Credo che
anche la mia vita familiare si sia arricchita e, spero, anche quella
spirituale.
Credo
sia giusto anche chiedere scusa per quello che potevo essere e che
per egoismo e pigrizia o paura non è stato.
Abbiamo
ancora tanta strada da fare e ci è chiesto di percorrere nuove vie,
troviamo nuovo entusiasmo e cerchiamo di incoraggiarci a vicenda.
Credo
che la nostra comunità abbia bisogno di AC, forse oggi più di ieri.
In
conclusione, vorrei ringraziare chi ha fatto parte del consiglio di
AC parrocchiale in questi anni per la disponibilità e l’impegno, e
un grazie a Don Italo per il sostegno e la fiducia che continua a
darci.