
“Il primo annuncio che l’angelo del Signore rivolge alle donne, scosse dallo spavento per la scena a cui assistono, non è innanzitutto che Cristo è risorto ma: “Voi non abbiate paura!”. Queste parole sono rivolte anche a noi, oggi, giacché la parola di Dio esprime significati sempre nuovi, a secondo della situazione che gli ascoltatori stanno vivendo. Il Signore, dunque, si preoccupa di noi, prima ancora di dirci di sé. Egli è con noi, si prende cura di noi, partecipa alle nostre sofferenze, vive con noi i drammi che stiamo attraversando. Il buio e la morte non hanno l’ultima parola. Con Dio niente è perduto”… Nel contesto giudaico nel quale abitavano, le donne non contavano, all’opposto il Signore le chiama come sue prime collaboratrici dopo la risurrezione” (Dall’omelia di Pasqua 2020 del vescovo Oscar).