Dopo aver sperimentato diverse proposte rivolte ai “giovani adulti”, il Consiglio diocesano ha ritenuto di iniziare un nuovo percorso di dialogo tra generazioni su come oggi si pensano e si esprimono il vivere e il credere.
Il primo appuntamento diocesano sarà il 17 e il 18 ottobre a Nuova Olonio che intende essere l’inizio di una reciprocità formativa fra i giovani e gli adulti, comprese le coppie di sposi e genitori.
Lo scopo è da una parte costruire una consapevolezza nei giovani che passati i trent'anni la crescita e la formazione non sono finite e l'associazione è pronta ad accompagnarli nelle altre stagioni della vita; dall'altra si vorrebbe che tutti potessero sperimentare la familiarità delle relazioni intergenerazionali e il confronto tra laici che avvicina mondi e modi di leggere la vita, di vivere e di comunicare la fede.
Questo mettersi in dialogo, in ascolto vicendevole e in discussione è il nodo centrale, il perno che può scardinare una dinamica spesso “immobile” degli “anni di mezzo” che comporta spesso la perdita dei legami associativi.
E allora si proverà insieme ad incontrarsi giovani e adulti (sposi e genitori compresi) per iniziare un dialogo da cui generare novità nella fedeltà come si chiede nella Traccia di riflessione per l’imminente V Convegno ecclesiale nazionale che si terrà a Firenze dal 9 al 13 novembre. Si inizierà da “le cinque vie verso l'umanità nuova” suggerite da Papa Francesco nella “Evangelii Gaudium”: uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare.
Domenica 18 ottobre si metterà al centro del dialogo tra generazioni “il di più dello sguardo cristiano” in relazione ai cinque verbi.
A partire dalle associazioni parrocchiali l’Ac diocesana viene coinvolta in questo percorso, che vede mettersi in gioco il Settore Giovani e il Settore Adulti non tanto un rapporto bilaterale quanto in uno sforzo unitario per crescere e per servire, da laici cristiani, la Chiesa e la Città.
