
“Le famose ferite, che diventano feritoie da cui entra la luce, sono le avvisaglie di un mondo al quale Dio Misericordia infinita si offre. (…) È misteriosamente scoccata l’ora della Misericordia più volte annunciata nei decenni scorsi”. Così scrive don Italo Mazzoni nella riflessione che pubblichiamo di seguito.
Abbiamo chiesto agli assistenti parrocchiali di condividere un pensiero sull’essere cristiani nel tempo del coronavirus. Ci sembra importante proporre i loro pensieri offrendo così un’occasione di formazione a distanza come peraltro ci auguriamo che avvenga per tutte le riflessioni e le esperienze pubblicate sul sito.
“Siamo messi alla prova come cristiani. Siamo scesi dal trenino comunitario che viaggiava da solo, con le sue stazioni e i suoi servizi, i suoi orari e le sue baldorie, per trovarci a tu per tu con il Signore e con la nostra vita. E trovarci davanti al pensiero non teorico, ma concreto e quotidiano riguardante la possibilità di morire. Quanti amici e conoscenti già partiti!
Siamo dentro una fatica, una lotta, una nuova ricerca di senso. Ad uno ad uno proviamo ad immaginare come possa essere il dopo, anche nella vita ecclesiale. Ci ritroveremo un giorno a parlarne e chissà se penseremo le stesse cose oppure no. Sinodo diocesano compreso. Liturgia inclusa.
Sentiamo il bisogno impellente di parlare col Signore, di potergli dire, come Pietro: “Signore da chi andremo, tu solo hai parole di vita eterna”. La preghiera prende i tratti del dialogo, anche con l’utilizzo della Liturgia delle ore. Quanta attualità impensata nei salmi antichi!
Ci attendono pagine di carità tutte da scrivere, perché le povertà aumenteranno. Sarà una carità segnata dalla condivisione e dal dialogo oltre che dall’aiuto pratico. Sarà una carità pastorale, perché richiederà un cambio di stile nella vita delle parrocchie.
È misteriosamente scoccata l’ora della Misericordia più volte annunciata nei decenni scorsi. Ci siamo dentro, c’è dentro il mondo intero. Le famose ferite, che diventano feritoie da cui entra la luce, sono le avvisaglie di un mondo al quale Dio Misericordia infinita si offre. Sembra un paradosso, ma è questo un tempo di grande speranza per l’umanità, di grande verità per la Chiesa”.
Don Italo Mazzoni, assistente Ac Lenno, Isola Ossuccio