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Convegno Nazionale Presidenti - le terze impressioni del nostro Presidente

Terzo e ultimo giorno del Convegno Nazionale Presidenti e Assistenti Diocesani.  
Nel giorno conclusivo Giuseppe Notarstefano ha riletto l’esperienza che abbiamo vissuto. “Passiamo all’altra riva”: è questo ora il nostro compito. Senza avere paura. Il Signore è con noi, si fida di noi, si fida della nostra capacità di scrutare l'orizzonte, di avere sogni, ma anche di darci da fare sulla barca, di non stare spiazzati o impauriti, ma di impegnarci per affrontare tutti insieme questa traversata nella tempesta.
 
Del dibattito vissuto tra noi, mi resta impressa nella mente la frase d'un Assistente Diocesano. “Tanti pensano che l’Ac sia il passato, che non serva più. Invece io penso che è il futuro.” In questo tempo infatti la rete dell’associazione è stata messa alla prova duramente, ha rischiato di strapparsi, ma ha retto. Ed ora si aprono nuovi spazi e nuove opportunità! Se osiamo sognare il futuro, allora possiamo costruirlo.
 
Infine uno sguardo attento va dato ai nostri cammini formativi. Ascoltando le tante esperienze condivise ci si accorge che è presente una forte ricerca di spiritualità, una spiritualità a misura di vita laicale, che bada all’essenziale e all’autenticità. E al tempo stesso si scopre che il servizio è un’esperienza che forma. Diventa occasione che rigenera gli itinerari formativi dei giovani e degli adulti.  
 
Il diario si ferma qui, tante sarebbero le cose ancora da condividere, ma il treno che mi riporta a casa corre veloce. Nella mente la grande ricchezza delle parole ascoltate, nel cuore la gioia e l’entusiasmo per il volto e i volti di un’Ac così viva.