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Beatificazione Armida Barelli - Milano 30 aprile 2022

Duemila persone sono nel Duomo di Milano in questo giorno di gioia e ringraziamento. Sono qui per la beata Armida Barelli. C’è tutta l’Azione cattolica italiana, quella ambrosiana, una rappresentanza nazionale, e anche l’Ac proveniente da moltissime diocesi dove Armida Barelli ha seminato segni di Vangelo. A nome dell'AC della nostra Diocesi c'era il nostro presidente Franco Ronconi....

... Il cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle cause dei santi, che presiede la celebrazione in rappresentanza di papa Francesco, parlando di Armida Bardelli nell’omelia, ha detto che «G. B. Montini, sin dagli inizi del suo ministero come pastore di questa arcidiocesi, disse che a lei doveva andare il plauso non soltanto di Milano, ma dell’Italia, per aver lasciato un’eredità che veramente arricchisce le file della vita cattolica e segnato la via per l’educazione moderna della Gioventù femminile. In realtà l’apostolato della Barelli spaziò su più fronti, dall’Opera della regalità all’Università cattolica del sacro cuore. Inoltre, come è sottolineato da un recente messaggio della CEI, in occasione della 98ª giornata dell’Università del Sacro cuore: «agendo anche sul piano sociale per la valorizzazione femminile, Armida fu promotrice di un cattolicesimo inclusivo, accogliente e universale. Nella stagione del ritorno alla democrazia del nostro paese dopo la devastazione della guerra, spronava le donne, per la prima volta chiamate al voto, a “capire quali sono i principi sociali della Chiesa per esercitare il nostro dovere di cittadini perché siamo una forza, in Italia, noi donne”».

«Due anni or sono – conclude il card. Semeraro – ho letto un’omelia del vostro arcivescovo che esortava tutti a non tenere nascosti, ma a fare sbocciare i fiori donati a ciascuno da Gesù; invitava a essere i fiori che diffondono il buon profumo di Cristo. L’immagine è davvero bella e suggestiva. Vi ricorse già Sant’Ambrogio per descrivere la multiforme santità nella Chiesa. L’amplificò San Francesco di Sales ripetendo che “la Chiesa è un giardino colorato da un’infinita varietà di fiori: è necessario che ve ne siano di diversa grandezza, di diverso colore, di diverso profumo”. Ai tanti profumi già fragranti in questa Chiesa, oggi si aggiunge quello dei due beati (insieme alla Barelli, è stato beatificato anche don Mario Ciceri), la cui santità ora è ufficialmente riconosciuta perché da qui si diffonda nella Chiesa tutta e nel mondo intero».


Dagli scritti di Armida Barelli:

Lasciate al Signore la cura del vostro avvenire, preoccupatevi dei suoi grandi interessi. Vedrete come provvederà bene a voi il Padre che sta nei cieli, se voi con zelo e amore lavorerete per lui.

Il regno di Dio deve essere per tutte noi, la nostra passione e lo scopo di tutti i nostri sforzi.

Scopo di tutta la vostra vita è di entrare con grande umiltà nel pensiero di Dio e di adattarci ad esso perfettamente per quanto possibile, con la semplicità di un fanciullo.


La preghiera in Duomo:

Signore ti affidamo in particolare le donne che subiscono violenze e non vedono riconosciuta la propria dignità, quelle che vivono l'incubo della guerra della misera, ma anche quelle che rivestono ruoli di responsabilità e quelle che quotidianamente e silenziosamente si prendono cura della famiglia, tessendo la trama di relazioni buone. A tutte dona coraggio, forza, mitezza e sapienza, perchè ovunque e sempre sappiano custodire e far fiorire la vita sull'esempio della Beata Arminda.


Ulteriori approfondimenti si possono trovare qui : documentario  materiale