Un esercizio di discernimento, personale e comunitario, per cogliere da 150 anni di storia “l’essenziale” da portare nel futuro: questo uno dei significati dell’assemblea diocesana che si è tenuta domenica 17 settembre a Delebio accolta a braccia aperte dalla comunità cristiana con il suo parroco don Alessandro Zubiani. La narrazione storica del prof. Giorgio Vecchio, docente all’università di Parma, ha contribuito in misura determinante e coinvolgente a far sì che questo esercizio di discernimento fosse l’inizio di una modalità costruttiva di vivere il 150° anniversario della nascita dell’Ac e di pensare il suo futuro.
In questo contesto si è collocata anche la piccola e iniziale mostra di storia delle associazioni parrocchiali: non una nostalgia di tempi lontani ma una memoria viva che spinge a generare novità.
Tre, a questo proposito, le piste, che ora si intrecciano: gli orientamenti pastorali del vescovo Oscar, la prospettiva del sinodo diocesano, gli orientamenti triennali dell’Ac.
Percorsi che vedono i laici dell’associazione impegnati a rafforzare o costruire un dialogo permanente con i presbiteri perché la pastorale sia davvero frutto di corresponsabilità, di discernimento, di comunione.
Ragazzi, giovani e adulti si sono mossi e si muovono in questi percorsi tra generazioni con i loro diversi linguaggi ma sempre con la volontà di ascolto reciproco.
Tutto questo lo ha testimoniato anche il video dei campi estivi, del ritrovo campi e del rafting sull’Adda che, il giorno precedente l’assemblea, ha posto nell’avventura associativa i passaggi dall’ Acr ai Giovanissimi e dai Giovanissimi ai Giovani.
“Immagini che, con molte altre, – ha commentato il Presidente diocesano – raccontano l’oggi dell’Ac diocesana e diventano anche invito alla comunità cristiana a non attardarsi su letture superate o frettolose ma a cogliere l’essenziale di un’associazione ecclesiale di laici.
Un’associazione, quale è l’ Ac, ha una storia già scritta e soprattutto ha una storia di fraternità da scrivere là dove vive e dove incontra persone, famiglie spesso in situazioni di sofferenza e di attesa.
Al centro di questa storia bella e che continua è “l’Essenziale”, è Colui che l’assemblea ha incontrato con la comunità parrocchiale nella messa domenicale.